Pedagogia curativa ambientale
Abbiamo sperimentato, oggi più che mai, l’importanza fondamentale dell’ambiente famigliare per lo sviluppo di ogni bambino: sano, con disagio e portatore di handicap.
Centralità della famiglia: prevenzione e terapia
Ogni bambino è specchio di quanto vive attorno a lui. La famiglia è l’ambito educativo per eccellenza.
Un approccio educativo non adeguato può far insorgere disagi, disturbi oppure appesantire problematiche esistenti o handicap. Ma è anche vero che un sano atteggiamento educativo è sempre il primo fattore di risanamento e la terapia che prepara un terreno fertile per qualsiasi ulteriore intervento.
Quotidianità
Non ci rendiamo più conto dell’importanza pedagogica e formativa dei piccoli gesti quotidiani! Il bambino non impara attraverso discorsi, insegnamenti, ma s’immedesima in tutto ciò che vive attorno a lui. Imita l’atteggiamento esteriore e interiore di ogni gesto, armonioso o dominato dalla fretta, colmo di dedizione o distratto. Per ogni bambino l’essenziale è quello che gli adulti fanno e come lo fanno. Purtroppo i gesti quotidiani sono stati soppiantati dalla tecnologia e inquinati dalla fretta; hanno perso la loro valenza di sano modello educativo.
Il bambino, inondato da un eccesso di spiegazioni e coinvolto in scelte e motivazioni, è prematuramente destato nel sistema neuro-sensoriale. Al contempo nel vivere quotidiano, nell’esercizio delle più banali autonomie legate alla cura della propria persona, si trova confrontato a sotto-richieste, che lo mantengono piccolo, più piccolo rispetto all’età. Tale discordanza non permette al bambino di crescere in modo armonioso e di imparare attraverso il fare. Ne consegue un impaccio motorio, comportamenti immaturi, un insufficiente sviluppo della volontà. Le difficoltà di concentrazione, l’apparente pigrizia, indolenza, noia, assenza di motivazione e di entusiasmo sono tutti segnali di un carente sviluppo della volontà.
Atteggiamento educativo
Il bambino necessita di percepire la salda e amorevole guida genitoriale per potersi affidare e costruire, giorno dopo giorno, le proprie sicurezze esistenziali. I molteplici “vuoi?”, “ti piace?”, un potente veleno nel percorso educativo, innalzano il bambino alla pari dell’adulto e lo pongono al centro di un mondo sconosciuto. Privato delle sicurezze derivanti dall’esempio e dalla guida, il bambino è disorientato. Si costruisce “sicurezze fasulle” nel proporre, gestire, portare piccole varianti, porsi al centro delle situazioni, perfino in negativo. Mette in campo ogni espediente per avere l’adulto al proprio servizio, sottraendosi alle piccole fatiche del vivere quotidiano. Più è assecondato, più si accrescono in lui ansia e insicurezza. Il bisogno esistenziale di gestire tutto e tutti assorbe gran parte dell’attenzione, che rimane limitata e discontinua per il gioco e per l’apprendimento scolastico.
Approfondimenti
Consulenza per genitori
atteggiamenti educativi, modalità di relazione genitori-figli, scelte di vita sono elementi fondamentali per la crescita di ogni bambino.
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Lavoro pedagogico-terapeutico per esigenze educative specifiche
disagio, disturbi del comportamento e apprendimento, difficoltà di concentrazione, problemi di lateralità, del sonno, ansia, enuresi, gelosia, etc.
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Pedagogia curativa e handicap
per accompagnare in ogni tappa evoluitva lo sviluppo del figlio portatore di handicap
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